Dal 2009 l’Ufficio Tecnico Bovema è all’avanguardia in Italia per la realizzazione di Sistemi di Ventilazione Naturale ad alta efficienza per le industrie e le attività commerciali.
Si tratta di una disciplina antica, i cui rudimenti sono noti fin dall’antichità. Oggi, grazie all’evoluzione di metodi ingegneristici e tecnologie (come il ventilatore naturale UNILAB di Bovema), i livelli di efficienza raggiunti sono tali da permettere l’impiego della Ventilazione Naturale anche per il controllo del clima in ambito industriale e commerciale.
Abbiamo raccolto in questa pagina le domande più frequenti sui Sistemi di Ventilazione Naturale perché le risposte siano a disposizione di tutti.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO E ASPETTI GENERALI
1. Quali sono i principi fisici su cui poggia un sistema di ventilazione naturale?
In estrema sintesi: dinamica dei fluidi e moti convettivi dell’aria, secondo i quali l’aria si sposta naturalmente da un punto più fresco ad uno più caldo senza bisogno di spinte meccaniche.
2. E’ vero che un sistema di ventilazione naturale non consuma energia?
Sì. Nessun consumo energetico, eccezion fatta per quella necessaria ad aprire e chiudere eventuali dispositivi automatici (opzionali).
3. Quali sono i principali campi di applicazione?
- Controllo della temperatura per attività industriali con grande sviluppo di calore (lavorazione di plastica, metallo, carta, vetro…) oppure in centri commerciali affiancato a sistemi di condizionamento.
- Controllo dell’umidità in siti di stoccaggio (materie prime alimentari o metalliche) ma anche nell’industria della carta.
- Controllo delle emissione di polveri, gas di scarico, vapori H20
- Estrazione dell’idrogeno in locali di ricarica di carrelli elevatori elettrici.
4. Che tipo di risultati è lecito attendersi?
Un sistema di ventilazione naturale permette di allineare i valori termo-igrometrici all’interno dell’edificio a quelli esterni. Ecco il video di un modello di simulazione industriale:
5. Come sono ripartiti i costi di un sistema di ventilazione naturale tra progettazione, produzione, installazione, manutenzione ed esercizio?
Fatto 100 il costo totale dei primi 10 anni di impianto, una buona approssimazione potrebbe essere: 15% progettazione, 60% produzione, 20% installazione, 5% manutenzione, 0% esercizio. Il punto di forza dal punto di vista economico è proprio l’abbattimento dei costi di esercizio che scendono a zero e permettono un veloce rientro sull’investimento.
SISTEMI DI VENTILAZIONE NATURALE E MECCANICA A CONFRONTO
6. E’ vero che i sistemi di ventilazione meccanica sono più “potenti” di un sistema di ventilazione naturale?
No, l’effetto di un ventilatore meccanico è tendenzialmente localizzato mentre su volumi medio-grandi sono predominanti effetti di tipo generale come i movimenti naturali dovuti alle differenze di pressione e temperatura dell’aria. In questo modo si ottengono effetti più diffusi e omogenei. Le forze in gioco sono le stesse che, nell’atmosfera, causano lo spostamento di milioni di metri cubi di aria. Entro limiti previsti è possibile sfruttare la potenza del medesimo “motore” naturale per controllare il microclima all’interno di un edificio. Il vantaggio principale è che si parla di un motore attivo 24/7 e che non consuma energia.
7. Ho installato degli estrattori meccanici per ventilare, ma non sono soddisfatto del risultato. Posso passare alla ventilazione naturale?
Si’. E’ anche possibile preservare l’investimento fatto nel settore “ventilazione meccanica” integrandola con ventilatori naturali.
CRITERI DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
8. Che ruolo hanno le condizioni ambientali a contorno? Quali sono i fattori più influenti?
Le condizioni ambientali devono essere attentamente valutate in fase di progettazione per dimensionare l’impianto in maniera corretta. Le principali variabili prese in considerazione sono: temperature medie stagionali, umidità media stagionale, direzione prevalente dei venti, altitudine.
9. Quali sono le caratteristiche dell’edificio da prendere in considerazione?
Principalmente tre: la volumetria dell’edificio (altezza, area interna, eventuali partizioni interne), la differenza di temperatura interna rispetto all’esterno, il gradiente termico interno (differenza di temperatura dal suolo al punto piu’ alto di estrazione). Altri fattori determinanti sono la disposizione di macchinari e il layout generale degli ingombri.
10. E’ possibile pianificare e automatizzare i tempi di attivazione dell’impianto?
Non solo è possibile ma è raccomandabile. Bovema progetta e realizza sistemi di automazione degli impianti studiati sulle esigenze di ciascun cliente.
11. E’ possibile sfruttare le aperture già presenti?
Sì. Naturalmente va valutata tecnicamente l’efficacia del risultato. Se l’edificio è da costruire, è vantaggioso prevedere le aperture sul tetto già in fase di progettazione.
12. Si possono installare ventilatori naturali in facciata anziché sul tetto?
Il calore tende a muoversi verso l’alto in verticale; conseguentemente è preferibile installare i ventilatori naturali sul tetto anzichè in facciata. Tuttavia, se esistono delle limitazioni, è possibile studiare una soluzione di questo tipo, utilizzando i prodotti Bovema appropriati.
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI VENTILAZIONE E DEI SUOI COMPONENTI
13. Per l’estrazione del calore, sono sufficienti gli Unilab oppure va previsto qualcos’altro?
Quando si estrae il calore, l’aria calda interna all’edificio viene spinta fuori da aria più fredda. Per questo e’ importante stabilire le entrate di aria fredda che compensino l’uscita. Anche questo e’ un elemento fondamentale di progettazione del sistema, che Bovema tiene in considerazione.
14. Il sistema funziona anche in caso di pioggia o neve?
Sì. Grazie alla tecnologia ognitempo il sistema Unilab può rimanere aperto e attivo anche in caso di pioggia o neve. Il layout interno è realizzato in modo da guidare l’aria in uscita mentre l’acqua viene raccolta e scaricata lateralmente sul tetto. UNILAB e’ testato secondo le normative internazionali di settore EN 12101-2 e BS 7346-1.
15. I ventilatori naturali Unilab sono ognitempo, cioè sempre aperti per l’evacuazione del calore. Tuttavia, in inverno, non voglio disperdere il calore all’interno dell’edificio. Come si può fare?
Unilab puo’ essere equipaggiato con delle chiusure (“slitte”) che chiudono le uscite del calore nella brutta stagione. Le slitte possono essere azionate automaticamente o manualmente, sia localmente che in remoto.
16. Un sistema di ventilazione naturale è rumoroso?
No. Un sistema di ventilazione naturale – essendo totalmente “passivo” – non ha parti in movimento, e quindi non produce rumore. Questo è un ulteriore vantaggio rispetto ai ventilatori meccanici, che hanno parti rotanti azionate da motori elettrici. Inoltre, se i ventilatori naturali sono posizionati su ambienti che producono all’interno rumorosità, possono essere equipaggiati con setti fonoassorbenti.
17. Nel mio edificio non devono entrare insetti o altro. Se gli Unilab sono sempre aperti, ciò è un problema?
No. Unilab puo’ avere opzionalmente reti antivolatili, antinsetto, ecc.
INTEGRAZIONE CON ALTRI IMPIANTI
18. Devo installare sul tetto degli estrattori di fumo e calore in caso d’incendio; tuttavia, mi piacerebbe avere anche i vantaggi della ventilazione naturale. E’ possibile?
Sì. Esistono prodotti Bovema certificati, che assolvono entrambe le funzioni: ventilazione naturale e – in caso d’incendio – estrazione del fumo e calore. Ecco un interessante caso studio.
19. La ventilazione naturale può essere impiegata in un centro commerciale dove esiste già un sistema di condizionamento?
Sì, la ventilazione naturale può essere affiancata ad un impianto di climatizzazione (già presente o progettato ad hoc) e attivarsi nelle fasce orarie previste, contribuendo in modo significativo all’azione di raffrescamento. In questo caso si ha un immediato beneficio in termini di risparmio energetico. Per approfondire ecco un interessante caso studio di sistema ibrido.
20. Ho installato sul tetto un impianto fotovoltaico. Posso installare un sistema di ventilazione naturale?
Sì. Naturalmente i ventilatori naturali dovranno essere in quantità e dimensioni adatte ad essere inseriti negli spazi liberi lasciati dall’impianto FV.