Il Nuovo Decreto Prevenzione Incendi non stravolge la normativa sul filtro a prova di fumo ma la centratura sulla responsabilità del progettista deve cambiare l’approccio con cui tali sistemi vengono realizzati.
Un approccio che appare ancora lontano dagli standard di altri paesi l’approccio con cui fino ad oggi si è affrontato il tema dei Sistemi pressurizzati. L’unico riferimento normativo in Italia che cita i filtri a prova di fumo è rappresentato dal D.M. 30 novembre 1983, scritto più di trent’anni fa. Il 19 giugno 2015 la Commissione Europea si è pronunciata sul Nuovo Codice di Prevenzione Incendi o regola tecnica orizzontale (RTO) con un silenzio assenso che di fatto ha licenziato la bozza senza osservazioni. La bozza rivisita senza stravolgerle le indicazioni contenute nel D.M. 30 novembre 1983.
Di fatto un tema ampio e sistematico come quello della gestione dei fumi tramite i sistemi pressurizzati è stato ridotto, nella prassi quotidiana, ad una delle sue componenti, il filtro fumo o filtro a prova di fumo, l’unica di cui parlano sia il D.M. 30 novembre 1983, sia il Nuovo Codice di Prevenzione Incendi.
Per altro verso il filtro a prova di fumo, è stato svuotato della sua portata tecnologica e ingegneristica fino a ridurlo a una soluzione raggiungibile per mezzo di un “kit di pressurizzazione”. Dove con kit si vorrebbe indicare un sistema pre-dimensionato universalmente valido. Alla prova dei fatti una soluzione di questo tipo è destinata a mantenere ciò che promette in un numero molto ristretto di casi.
Il filtro a prova di fumo inoltre in molti casi non è che un elemento di un più ampio e articolato sistema di gestione del fumo tramite sovrapressione, che può estendersi anche a zone sensibili dal punto di vista della sicurezza antincendio quali vie di esodo, vani scale, corridoi.
L’esperienza di Bovema sulla tematica dei filtri a prova di fumo e più in generale dei sistemi pressurizzati, proviene dalla partecipazione ai tavoli del CEN dove si riscrivono gli standard delle norme di sicurezza europee.
Oggi Bovema si propone di ripensare il tema del controllo dei fumi tramite sistemi pressurizzati in Italia, portando la cultura tecnica su questa tematica al livello di quella di quei paesi, come Francia e Stati Uniti, le cui norme tecniche costituiscono oggi un punto di riferimento da tutti riconosciuto.